I riti e le differenze tra il Natale Ortodosso e Cattolico
I mercatini di Natale non sono ancora chiusi. Per chi ha possibilità di viaggiare tutto l’est europeo offre ancora grandi possibilità. Infatti il calendario giuliano a cui si attiene la chiesa ortodossa fissa la data del Natale al 7 gennaio. I festeggiamenti durano 12 giorni, la chiusura avviene con l’Epifania, il Battesimo di Gesù, il 19 gennaio. Le differenze sono abbastanza significative col Natale occidentale. Per questo per il Natale Ortodosso la festa è fissata a domani. Oggi è il Natale Ortodosso
Sapete già tutto su come fare per festeggiarlo con tanta fortuna
La tradizione vuole che si chiuda l’anno invocando la buona sorte e cancellando tutte le negatività del precedente. Ogni paese lo fa con mille varianti l’Italia non fa eccezione. Ci sono molti riti da non mancare a Capodanno. A Capodanno in Francia gli adulti si scambiano i doni, mentre i bambini li hanno a Natale Propiziarsi un buon inizio è sicuramente positivo, quindi il classico augurio “salute, soldi e tempo per spenderli” resta sempre valido. Capodanno ogni paese ha i suoi riti da non mancare
Un altro Capodanno con qualche limitazione dopo quello “blindato” del 2020
Non sarà così bloccato il prossimo Capodanno, ma sicuramente vi saranno restrizioni. Dovremo attendere un altro intero anno, per avere tutte le possibilità di festeggiare in libertà, come negli anni precedenti al Covid. I locali, i club e le discoteche dovranno osservare chiusure, per cui i festeggiamenti danzanti saranno molto limitati. Anche i cenoni non sono assicurati, molti proprietari di ristoranti hanno preferito annullare tutte le prenotazioni. Troppe le disdette legate all’aleatorietà delle regole non ancora ben definite. Si potrà cenare nei ristoranti, solo al chiuso, e solo se in possesso del super green pass. Capodanno con qualche regola in più
Il dolce natalizio più celebre cambia obiettivo e conquista ancora più consumatori col sapore
Panettoni salati, sono sempre più le proposte degli chef e delle pasticcerie specializzate, che vanno in questa direzione. Da dolce a salato, un cambiamento importante ed interessante per conquistare altri palati. In realtà esiste nella tradizione dell’Italia centrale e del sud, anche se con una denominazione diversa. Il panettone salato in quei casi viene chiamato pizza o focaccia. Una pizza soffice molto particolare, che invece di essere alta solo pochi millimetri decolla fino ai 20 centimetri d’altezza. Panettone sempre più salato e saporito
Molte le tradizioni legate alla Vigilia di Natale tentiamo una carrellata di curiosità dal mondo. E’ la vigilia di Natale il giorno più importante delle feste in Finlandia, a colazione si mangia budino di riso e succo di prugne. Poi si esce e si va a comprare l’albero e lo si addobba. Il pasto principale è la cena, tardo pomeriggio in realtà, a cui spesso segue la tradizionale sauna, soprattutto nelle zone rurali. Portata principale è il cosciotto di maiale al forno con patate e verdure lessate. Molto popolare anche il salmone o altri tipi di pesce. La specialità è una preparazione di merluzzo con una speciale marinatura di una settimana.
Ormai popolarissimo in tutto il mondo il panettone è sempre più ricercato, è il trionfo dell’artigianale.
Non stupisce più che il panettone sia sempre più richiesto anche all’estero. In Inghilterra sono usciti titoloni che fanno pensare a una vera e propria invasione dei panettoni Oltremanica. É entrato nelle abitudini di molti consumatori che non lo considerano solo un dolce delle Feste. La novità delle ultime stagioni, è che la produzione industriale rallenta un poco mentre è vero boom delle produzioni artigianali. L’offerta di pasticceri, forni, laboratori di prodotti da forno è multiforme e veramente esaustiva. L’ottima ricerca di materie prime e di connubi originali, ha regalato una varietà inusuale. C’è un vero e proprio imbarazzo della scelta del panettone giusto. Panettone sempre più amato
Prezzi in aumento
I prezzi delle materie prime hanno fatto lievitare non solo i panettoni ma anche i prezzi finali. Questo non ha spaventato i consumatori che hanno deciso di ridurre le quantità rispetto alla qualità. La scelta è stata spostata verso panettoni che fossero abbastanza particolari per essere ricordati. Quindi i prodotti industriali han visto ridurre margini, vendite e profitti a favore degli artigianali. Nel bilancio finale i cali dei prodotti da forno industriali non vengono pareggiati dall’aumento di quelli di nicchia, segnalando un sostanziale cambiamento di abitudini.
Un regalo ambito
Molti consumatori ritengono il panettone un perfetto regalo, ovviamente più è artigianale e più è raro ed ambito. Sono ancora circa il 70% del totale, le famiglie che lo acquistano per sé o per donarlo. Non ha ancora perso il suo fascino di dolce prettamente natalizio, infatti il 75% degli acquisti avviene dall’8 dicembre al 6 gennaio, ma le richieste cominciano già a fine ottobre. Molti clienti si sono accorti della bontà del prodotto fresco e lo acquistano come una primizia appena compare sugli scaffali.
Panettone o pandoro?
Continua l’infinito derby tra i due dolci natalizi più richiesti. Il sostanziale pareggio che caratterizza le ultime annate potrebbe spostarsi a favore del panettone quest’anno, proprio per le richieste di prodotti artigianali. Il pandoro vanta meno produzioni di questo tipo, anche perché si presenta in una sola ricetta tradizionale. Il panettone invece può contare su migliaia di varianti a partire da con e senza canditi, uvetta, mandorle, passando per le lievitazioni e le farine speciali.
Una festa molto sentita anche nel Nord Italia e che porta i doni ai bambini
Nel nord Europa è sentitissima. Forse è la più amata di tutte le festività. In Svezia quella di Santa Lucia del 13 dicembre, è la festa delle luci. Il rituale della festa prevede che la primogenita di casa, con una lunga veste bianca ed una coroncina di candele,
Un tributo all’habitat in cui i vigneti montani producono le uve che danno vita al Tentodoc
Le Cantine Ferrari presentano in questa stagione natalizia un’edizione speciale di Ferrari Brut dedicata all’inverno. Lo fanno con etichette e confezioni che rimandano alla fauna che frequenta le montagne trentine. Simboli perfetti dell’ecosistema che circonda e si integra con le coltivazioni sostenibili dei vigneti che danno vita alle bollicine. Bollicine d’Inverno Trentodoc
Una tradizione molto sentita al Sud e in special modo nella città di Taranto
Nata da un fraintendimento la festa di Santa Cecilia è cresciuta nel tempo fino a sostituirsi alla presentazione della Beata Vergine al tempio. Un evento che cade il giorno prima, il 21 novembre e che segna l’inizio dell’Avvento. Ma a Taranto e in molte altre località del meridione lo si fa coincidere col mattino seguente, il 22, quello dedicato alla martire Cecilia. La festa si sviluppa attorno ad un evento rituale che ha a che fare con la pastorizia. I pastori abruzzesi di ritorno dalla transumanza, segnalavano la presenza delle loro greggi, col suono delle loro pive e ciaramelle. Santa Cecilia inizia l’avvento con le pettole
Oltre all’abete di natale, sono tante le tradizioni che abbiamo preso dai paesi nordici. Una delle più belle è quella della Corona dell’Avvento. E’ tempo di prepararla per rinnovare la tradizione. Dovrete accendere una candela per ognuna delle domeniche e accendere così lo spirito natalizio nella vostra casa. Ogni famiglia prepara una sorta di nido circolare, formato da rametti intrecciati e decoraticon pigne, ghiande, noci, nocciole e altri elementi naturali. Sono gli stessi elementi che vi serviranno per fare ghirlande, addobbi o per decorare i doni che farete.