I riti e le differenze tra il Natale Ortodosso e Cattolico
I mercatini di Natale non sono ancora chiusi. Per chi ha possibilità di viaggiare tutto l’est europeo offre ancora grandi possibilità. Infatti il calendario giuliano a cui si attiene la chiesa ortodossa fissa la data del Natale al 7 gennaio. I festeggiamenti durano 12 giorni, la chiusura avviene con l’Epifania, il Battesimo di Gesù, il 19 gennaio. Le differenze sono abbastanza significative col Natale occidentale. Per questo per il Natale Ortodosso la festa è fissata a domani. Oggi è il Natale Ortodosso
E’ curioso che la festa religiosa dell’esibizione al pubblico corrisponda allo smantellamento del presepe. Con l’arrivo dei Re Magi e la presentazione del bambinello, la rappresentazione sacra raggiunge il suo culmine. Le statuette, le casette e i pastorelli finiscono di nuovo in soffitta. Epifania, la festa della Befana, deriva da un termine greco che significa “apparizione, rendere visibile”. Nel rito romano è celebrata 12 giorni dopo il Natale. Nel rito ortodosso invece cade con qualche giorno di ritardo. Epifania arriva la festa della Befana.
I supermercati sono invasi da calze e calzettoni della Befana, già pronti e riempiti di dolci e sorpresine. E’ la soluzione più semplice ma anche la più spersonalizzata. Ai mercatini di Natale potete trovare calze e calzettoni già personalizzati e facili da distinguere. Pronti per essere riempiti a dovere con tutto quello che vi va. Se però amate dare un tocco unico potete organizzarvi per farvele da soli. Se avete calze bucate unitene due completamente differenti per avere un contenitore divertente.
Sapete già tutto su come fare per festeggiarlo con tanta fortuna
La tradizione vuole che si chiuda l’anno invocando la buona sorte e cancellando tutte le negatività del precedente. Ogni paese lo fa con mille varianti l’Italia non fa eccezione. Ci sono molti riti da non mancare a Capodanno. A Capodanno in Francia gli adulti si scambiano i doni, mentre i bambini li hanno a Natale Propiziarsi un buon inizio è sicuramente positivo, quindi il classico augurio “salute, soldi e tempo per spenderli” resta sempre valido. Capodanno ogni paese ha i suoi riti da non mancare
La pianta sfrutta la linfa e l’acqua fornita dagli alberi che li ospitano e cresce a sbafo.
Come può il vischio, un parassita che debilita l’albero ospitante diventare un simbolo così romantico. La tradizione di baciarsi sotto un suo ramo durante le feste natalizie, è tipicamente occidentale. Iniziata nell’800 è in realtà il prolungamento di riti pagani. Il vischio è una delle rare piante sempreverdi che restano attive anche durante l’inverno e fruttificano nella stagione più fredda. Per queste sue caratteristiche è ritenuto un simbolo di vitalità e fertilità, quindi benaugurante per le nuove famiglie. Il vischio sotto al quale rubare baci è un parassita
Il dolce natalizio più celebre cambia obiettivo e conquista ancora più consumatori col sapore
Panettoni salati, sono sempre più le proposte degli chef e delle pasticcerie specializzate, che vanno in questa direzione. Da dolce a salato, un cambiamento importante ed interessante per conquistare altri palati. In realtà esiste nella tradizione dell’Italia centrale e del sud, anche se con una denominazione diversa. Il panettone salato in quei casi viene chiamato pizza o focaccia. Una pizza soffice molto particolare, che invece di essere alta solo pochi millimetri decolla fino ai 20 centimetri d’altezza. Panettone sempre più salato e saporito
Molte le tradizioni legate alla Vigilia di Natale tentiamo una carrellata di curiosità dal mondo. E’ la vigilia di Natale il giorno più importante delle feste in Finlandia, a colazione si mangia budino di riso e succo di prugne. Poi si esce e si va a comprare l’albero e lo si addobba. Il pasto principale è la cena, tardo pomeriggio in realtà, a cui spesso segue la tradizionale sauna, soprattutto nelle zone rurali. Portata principale è il cosciotto di maiale al forno con patate e verdure lessate. Molto popolare anche il salmone o altri tipi di pesce. La specialità è una preparazione di merluzzo con una speciale marinatura di una settimana.
Il più celebre dei film simbolo del Natalie ha rischiato di essere fermato dall’ FBI
La vita è meravigliosa di Frank Capra è stato per molte generazioni la pellicola più significativa ed iconica del messaggio natalizio. La bontà portata alle sue estreme conseguenze. Il rapporto tra un aspirante suicida e il suo angelo custode, che proprio nei giorni del Natale, sviluppano una tenera storia di fiducia. Eppure questo film di così grande successo che ha sbancato al botteghino ha rischiato di essere bloccato. Il film di Natale che non dovevamo vedere
Pieno maccartismo
Eravamo in pieno maccartismo e la “follia isterica” di creare ostruzione a tutto ciò che non fosse americano al 100%, era al suo massimo fulgore. Il capo dell’FBI Edgar Hoover, vedva comunisti dappertutto. Rovinò le carriere di molti artisti perché erano troppo aperti ad accogliere la democrazia in senso più ampio. La sua commissione metteva a rischio le attività hollywoodiane. Ogni produttore, regista o attore doveva rispondere a certi canoni, o veniva bollato come comunista, eil frutto del loro lavoro sarebbe stato bloccato. La censura colpiva inesorabilmente ogni film.
Tracce di comunismo
Anche ne La vità è meravigliosa vennero rinvenute tracce di attacchi all’onorabilità della way of life made in USA. Il contrasto tra il banchiere aggressivo (una sorta di Scrooge) ed il piccolo banchiere di comunità che è l’interprete del film, rappresenta il rapporto tra vecchio e nuovo capitalismo. Inoltre anche l’aspetto depressivo del desiderio di suicidarsi e crisi esistenziale, non era ritenuto abbastanza americano. Gli addetti a visionare in anteprima i film cercavano proprio questi aspetti e li ritenevano dei trucchi disseminati dai comunisti per incrinare i sentimenti positivi americani.
Film segnalato
Il film venne segnalato alla commissione per questi suoi trucchi, invisi ad Hoover. Ma fortunatamente non venne ritenuto abbastanza sovversivo per bloccarne l’uscita. Il resto lo fece l’enorme successo al botteghino, con file all’esterno dei cinema per poterlo visionare anche più volte. Furono proprio quelle scene di disperazione e quel contrasto tra vera democrazia e capitalismo aggressivo a fare la fortuna del film. L’FBI in questo caso sbagliò grossolanamente i suoi conti, e noi non smetteremo mai di ringraziarli per questo errore. Il film di Natale che non dovevamo vedere
Una stretta delle autorità locali sta modificando gli accessi e gli orari di apertura
I timori di una recrudescenza delle infezioni da Coronavirus sta modificando la geografia delle Feste natalizie. A farne le spese sono soprattutto i veglioni di Capodanno, sono molte infatti, le città che li hanno annullati per i timori di troppa concentrazione. A questo si aggiunge la riduzione di orario e di presenze ai Mercatini di Natale. In alcuni casi anche la probabile chiusura degli stessi. É un processo in divenire e cercheremo di segnalarvi le variazioni, man mano che ne riceveremo notizia. Veglioni e Mercatini a rischio?