Una festa molto sentita anche nel Nord Italia e che porta i doni ai bambini
Nel nord Europa è sentitissima. Forse è la più amata di tutte le festività. In Svezia quella di Santa Lucia del 13 dicembre, è la festa delle luci. Il rituale della festa prevede che la primogenita di casa, con una lunga veste bianca ed una coroncina di candele,
offra al mattino caffè e Lussekatter, i Gatti di Lucia. Sono dolci di pasta lievitata allo zafferano, simili alle nostre veneziane, in doppia spirale contrapposta, a formare un otto con un chicco di caffè al centro. Questi dolcissimi gatti li troverete per tutto il periodo delle feste. Non mancheranno anche i graditissimi biscotti pepparkakor allo zenzero, e il riso al latte risgryngrot servito con marmellata di lamponi e cannella.

In Italia Santa Lucia non è nota come la festa delle luci, anche se il rituale delle candele accese è diventato comune. Viene rappresentata come una vecchina che viaggia con un somarello carico di doni nel suo basto. E’ molto popolare in alcune zone della Lombardia, Veneto ed in Emilia. Sostituisce la Befana, dalla quale mutua il carbone per i bimbi capricciosi. Proprio in Veneto sono molto diffusi dei biscotti dedicati proprio a Santa Lucia e che accompagneranno tutte le Feste.

Doni solo ai più buoni
I bambini attendono l’arrivo della dolce, ma severa, vecchietta, e promettono di andare a letto presto. Al mattino troveranno i doni sul comodino o ai piedi del letto. Per i più buoni ci saranno i regali richiesti, per i disubbidienti, solo carbone. Ai bambini, che cercheranno di fingere di dormire, la vecchietta non apparirà, e non arriveranno i doni. Il carbone dolce ha sostituito quello da bruciare, ormai scomparso, ed oggi è altrettanto gradito, quanto gli altri dolciumi.
Leggende da sfatare
A Santa Lucia è legato anche un falso astronomico. “Santa Lucia, la notte più lunga che ci sia“. Non è veramente così, anche se è una convinzione errata solo per pochi giorni. E’ l’equinozio d’inverno quella in cui si ha la notte più lunga, e usualmente si colloca tra il 20 e il 22 dicembre. Una leggenda che viene da molti secoli fa riguarda le terribili punizioni per chi vuole restare sveglio. Per spaventare i bambini, un tempo, si rammentava di dormire profondamente per non farla arrabbiare. Se i bambini fossero rimasti svegli per vederla, avrebbero ricevuto cenere gettata negli occhi, che li avrebbe accecati. Le fiabe e le leggende contenevano spesso elementi cruenti che ora vengono edulcorati.

e il somarello?
In alcune zone è tradizione ringraziare Santa Lucia, lasciando un biscotto e una manciatina di fieno per il suo somarello. Tradizione ripresa anche da chi festeggia Babbo Natale, a cui viene lasciato un piatto di biscotti e un bicchiere di latte. Per le renne invece si può optare tra fieno e carote.

