Una riconferma del food come regalo preferito
Se qualcuno aveva dei dubbi sul successo dei Mercatini di Natale a Trento e provincia, può toccare con mano cosa sta accadendo. Sono affollati, e sia le persone del luogo che i turisti, stanno spendendo in modo costante. Ai mercatini trentini vince il formaggio, richiestissimo. Molte le varietà in vendita con un range di prezzo tra i 9,90€ dei freschi ed i 25€ degli stagionati.
Scontrino medio sui 20€ il che significa che i prezzi sono giusti e i visitatori sono soddisfatti dell’offerta degli espositori. Ovviamente non è solo il formaggio a fare la voce grossa, a seguirlo sul podio ci sono altri prodotti locali come lo speck, la carne salada e la mortandela. Anche il vino suscita molto interesse, anche se la trasportabilità è il problema principale per i turisti. Le borse diventano pesanti anche con poche bottiglie. Molti hanno imparato a tenere per ultimi, gli acquisti di vino per poter curiosare a braccia libere tra tutti i banchetti e le casette.
Amatissimi gli addobbi, i centro tavola, i decori fatti a mano con materiali naturali. Il piacere per le cose eticamente sostenibili non scema, anzi. E’ un conforto vedere concretizzarsi scelte che vanno verso una conservazione del pianeta. Molti dei turisti apprezzano l’organizzazione dei mercatini, la strutturazione ed i servizi offerti a contorno.
Grandissima folla come sempre attorno alle casette che offrono cibi caldi, polenta e formaj in testa. Vin brulè anche analcolico e cioccolata calda sono perfetti per scaldare i corpi di tutte le famiglie. L’atmosfera è allegra anche dopo il funerale di Antonio Megalizzi per il quale il mercatino di Trento ha osservato la chiusura. L’attentato di Strasburgo non ha tolto la voglia di fare una visita ai Mercatini di Natale, per i quali è sbocciato un nuovo forte interesse. Era dalla stagione 2008-2009 che non si vedeva tanta gente in giro disposta a fare acquisti.

