Il fascino del passato nei Mercatini di Natale
Andare per Mercatini di Natale riserva dolcissime sorprese. A volte ci si imbatte in pezzi che riportano indietro il tempo e suscitano ricordi. I carillon di Natale e le Bolle di neve per alcuni sono un vero tuffo al cuore. Le fogge e i materiali utilizzati sono estremamente vari. A partire dalle semplici tonde bolle di vetro riempite d’acqua con flottanti fiocchi di neve. Celebri in tutto il mondo, ospitano spesso monumenti o panorami di città e località famose. Sono moltissimi i collezionisti delle Bolle di neve.
Nella stagione invernale raffigurano paesaggi alpini innevati. Quelle dedicate alle feste, ospitano slitte di Babbo Natale e renne o trenini carichi di doni o semplici alberi di natale addobbati. Sono pronte per essere agitate e ripetere la piccola tenera magia di veder scendere la neve. Negli anni recenti le bolle sono di plastica e semisferiche, una sorta di portafoto con innevamento. Anche se cambiano un poco le forme, mantengono la loro ingenua bellezza.
Ruotano mentre suonano
Montate su basi di resine, gesso o plastica, le Bolle di neve sono talvolta dotate di meccanismi per ruotare su se stesse mentre fanno suonare i carillon. I Carillon di Natale più articolati inglobano le bolle innevate ed hanno altre figure come pattinatori, ballerini o figure danzanti. Diffondono le loro melodie dedicate alle Feste, mentre abeti, angioletti, elfi, stelline o ruote panoramiche, ruotano. Attivano dolci ricordi d’infanzia, legati alle giostre dei cavallini che ricordiamo saltellanti, come in Mary Poppins. Gli stessi carillon che da bambini ci imponevano di non toccare, mostrandoci severamente l’indice, perchè non erano giocattoli.
A batteria o alimentati dall’elettricità
I più sofisticati prodotti ora, sono in lamierino stampato o in legno. Talvolta antichizzati per renderli più affascinanti e preziosi. Ai bambini sono invece dedicati quelli in plastica su ruote, quasi tutti prodotti nell’est asiatico. Sono a forma di furgoncini, slitte o camion di Babbo Natale, funzionano con batterie, e scorrazzano diffondendo Jingle Bells. Alcune creazioni natalizie sono più complesse, alimentate ad energia elettrica. S’ accende il carillon e s’illuminano, si animano, come presepi o paesaggi viventi. Il fascino della carica a manovella resta unico, ma schiacciare un pulsante è decisamente più pratico.
Il sogno dei collezionisti
Chi ama collezionarli sa che esistono pezzi autentici, che possono avere anche oltre un secolo di vita. Scatole intarsiate con coperchi a ribalta che svelano una ballerina o un elfo danzante, uno specchio e alcuni scomparti. Meno vistosi e colorati rispetto agli attuali, sono piccoli ingenui capolavori di ebanisteria. Dedicati soprattutto ad un pubblico femminile. A volte racchiudono cassettini segreti o portagioie a scomparsa, dove le signore potevano custodire i loro segreti. I pezzi antichi non funzionano sempre a dovere, i carillon perdono, per l’usura, qualche “ancia metallica”. Il loro fascino resta però intatto, anche se stonano o la melodia è monca. Il loro valore commerciale scende, ma restano oggetti preziosi, con valutazioni di qualche centinaio di euro.

Artigiani del legno e della ceramica
Alcuni artigiani hanno messo la loro arte e fantasia nella realizzazione di carillon in legno o ceramica. Hanno preso ispirazione dalle forme di un tempo. Realizzano piccoli capolavori estetici, che si discostano agli articoli di produzione industriale, per il buon gusto. Hanno linee semplici e retrò, che riprendono le vecchie scatoline sonore di un tempo, o i giocattoli di latta degli anni ’50. Les boites a musique, gli attuali carillon, realizzate ancora a mano, possono essere personalizzate e rese uniche con incisioni o decori originali. Cercateli ai Mercatini di Natale, meritano la vostra attenzione e potrebbero diventare oggetti di collezionismo.

