I laghi, nel nome, il vento nell’identità. In connubio inscindibile. Che rende la Valle dei Laghi quanto di più variegato consenta il paesaggio alpino. Lecci, ulivi, soprattutto viti. Viti e vini di un luogo, tra acque e brezze benefiche. Una vallata dove i filari quasi si confondono nell’azzurro degli specchi d’acqua e il terso cielo blu alpino. Qui non si vedono vigneti senza imperfezioni. L’estetica è ancora frutto della mano dell’uomo, del vignaiolo.
Mano sicura ha piantato ‘ad occhio’ il filare, rispettato il crinale della collina, la (giusta) direzione dell’esposizione verso il sole del pomeriggio. Viti da secoli coltivate su campi strappati alla montagna, dove i montanari dalla loro vigna hanno sempre ricavato sollievo. Semplice, franco, buono come solo le cose schiette sanno esserlo. Caparbietà, esperienza e fatica. Tra filari di campi vitati strappati alla montagna, pendii ripidi, talvolta a rischio di equilibrio, ma splendidi crinali dove la vite alligna con grazia, non solo estetica. Forme d’allevamento – la pergola non a caso identifica la coltura della vite nella zona dolomitica – per sfruttare meglio l’esposizione delle piante al sole, per recuperare ogni minuscolo appezzamento, terreni sorretti da mura di sassi a secco, tra l’azzurro del cielo alpino e quello di tanti specchi d’acqua, torrenti o ruscelli che solcano le vallate. Vigneti arditi. In vigna ci si vive. Ogni anno, di anno in anno, apparentemente sempre uguale eppur sicuramente diversa. Lo garantisce la variabilità delle zone vitate, diverse, affascinanti, ognuna con specifiche peculiarità, inconfondibili.
Ecco perché i vini di Cantina Toblino si distinguono, raccontano il territorio dove nascono, racchiudono saperi e non solo sapori.
Lasciatevi guidare dal paesaggio. Usando il vento, l’Ora. Brezza, folate che trasmettono voci, suoni, condizionano microclimi, e quindi colture e culture. Senza barriere invalicabili con Toblino come sfondo. Inconfondibile in tutto. Come i vini che nascono a Cantina Toblino. Vasta la gamma dei vini bianchi, dall’autoctona Nosiola, passando al Kerner, al Manzoni bianco, al Muller Thurgau, fino agli aromatici Sauvignon, Gewurztraminer e Moscato giallo per poi passare ai vini rosati Schiava e Lagrein kretzer ed ai rossi ottenuti da uve Rebo, Lagrein, Pinot nero. Chiudono la batteria il Goldtraminer e la perla Vino Santo Trentino. Vi aspettiamo per immergervi nelle immediate suggestioni di Cantina Toblino dove i nostri sommelier sapranno stimolarvi per appagare non solo l’appetito ma pure la voglia di conoscere la cultura del luogo. Le attività e proposte per il natale 2017 le abbiamo racchiuse all’interno dello spazio dell’Hosteria.