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Guanti, tradizionale cadeau natalizio

Guanti, tradizionale cadeau natalizio

I guanti sono uno dei doni natalizi per eccellenza. Sia per lui che per lei. Il galateo ci ha sempre detto che rappresenta un pensiero dalle valenze decisamente intime, pertanto è opportuno che la destinataria o il destinatario siano persone a noi molto vicine.

Qualora non lo fossero, potrebbe essere un voluto, romantico, segnale. In caso contrario è meglio spostare la propria scelta su altri cadeau.

Dato che Natale significa “rosso” è inevitabile, visto che oltretutto questo è uno dei colori principe del 2018, non pensare ad un guanto di quel colore. Che può essere, per lei, corto con fodera in cachemire per un utilizzo più sportivo, all’avambraccio da abbinare ad una cappa sempre in cachemire, oppure lunghissimo per accoppiarlo con un caldo piumino a manica corta. La cena della vigilia natalizia? Oro, ovviamente!

Come per una calzatura, anche il guanto deve essere della misura corretta (non a caso si utilizza il detto: “calzare come un guanto”) per evitare che la mano diventi sovradimensionata ed esteticamente sgradevole.

Per lui, invece, pelli pregiate nelle classiche tonalità del marrone in suede oppure nell’intramontabile nero.

A tal proposito, il nero resta inevitabilmente un “must” specialmente per la sera dell’ultimo dell’anno. Guanto da culto in questo senso è la meravigliosa e chicchissima creazione della Duecci Guanti di Napoli, azienda artigianale della premiata famiglia Colonna, che ha  realizzato un modello in nappa nera, lungo oltre il gomito, con un raffinatissimo inserimento di volant in voile che lo rendono assolutamente irresistibile per la notte più sfavillante dell’anno!

 

Per chi desidera saperne di più, la storia del guanto ha origini remote. Ne troviamo persino traccia nella Bibbia. E’ stato, ed è, oggetto di protezione, di sfida, d’eleganza, attraversando i secoli dell’umanità nelle forme più svariate.

Possiamo affermare che, dagli inizi del 1700, questo manufatto assume le fattezze che l’hanno portato poi nell’era attuale. Innanzitutto si comincia a differenziare il disegno dei modelli da uomo rispetto a  quelli pensati per l’universo femminile più, lunghi e ben più seducenti. E poi diventa a tutti gli effetti uno status-symbol d’eccellenza diventando un accessorio irrinunciabile.

Momenti di massimo splendore sono stati gli anni trenta, quaranta, cinquanta e sessanta, dove il guanto era presente a tutte le ore del giorno e della sera. Impensabile che una gentil Dama potesse farne a meno. Cortissimi nelle prime ore del giorno, lunghissimi al calar delle tenebre.

L’evoluzione dei decenni successivi ha portato l’utilizzo di questo accessorio ad esser declinato in modo differente. Ma non vi è Maison di moda che non lo inserisca nelle proprie collezioni nei colori più diversi e nei modelli più vari. Senza considerare l’utilizzo di materiali innovativi che, spesso, accompagnano la classica nappa oppure si sostituiscono completamente ad essa.

Matteo Miscia