Esibizione al pubblico del neonato Gesù
E’ curioso che la festa religiosa dell’esibizione al pubblico corrisponda allo smantellamento del presepe. Con l’arrivo dei Re Magi e la presentazione del bambinello, la rappresentazione sacra raggiunge il suo culmine. Le statuette, le casette e i pastorelli finiscono di nuovo in soffitta. Epifania, la festa della Befana, deriva da un termine greco che significa “apparizione, rendere visibile”. Nel rito romano è celebrata 12 giorni dopo il Natale. Nel rito ortodosso invece cade con qualche giorno di ritardo. Epifania arriva la festa della Befana.
Riti pagani, animistici e solari
Anche in questo caso come in molti altri avvenimenti legati alla cultura cristiana, si hanno sovrapposizioni di riti di diversa provenienza. L’Epifania la festa della Befana, ha origini molto antiche. Non ci dobbiamo stupire quindi se troviamo concomitanza con riti pagani, animistici o solari. L’accensione di fuochi è uno di questi, come le feste popolari e lo scambio di doni legati al culto di Giano e Strenia (strenna).

Befana o Los Reyes
Proprio i doni che vengono associati in Italia alla Befana, nella penisola iberica sono legati alla visita dei Re Magi, Los Reyes. Soprattutto i bambini sono i privilegiati di questi regali. La festività è sentitissima in Spagna, con rituali molto antichi. Ci sono dolci dedicati a questo evento che sono presenti in ogni famiglia. Il ciambellone detto Roscon de Los Reyes è coloratissimo da canditi e decorazioni. Lo troverete anche in Francia dove lo chiamano Galettes de rois. All’interno viene nascosto un fagiolo o una mandorla, una figurina del presepe o un minigiocattolo.
Un dolce riservato ai bambini
Il dolce è riservato in modo particolare ai bambini e si fa in modo che siano loro a trovare la mandorla. Chi la trova verrà eletto re, ed avrà una grande fortuna per tutto l’anno. In italia è la Befana che porta i doni e li mette nelle calze che i bambini devono preparare in precedenza, ed appendere al camino. A quelli che si sono comportati bene porterà giocattoli dolci, biscotti e frutta secca. Agli altri carbone, cipolle o teste d’aglio.

La vecchia volante
Il mito delle vecchine volanti è legato a vecchi riti del culto di Mitra. Riti propiziatori per il buon raccolto del nuovo anno. Presente in varie culture europee come la celtica Pertcha, l’anglosassone Bertha, Holda in Svezia, ecc. Da quelle donne volanti che fecondavano i campi si è poi arrivati alla vecchia brutta e cenciosa che cavalca una scopa. Scarmigliata coi capelli bianchi e gli enormi piedi che nessuna scarpa poteva contenere, e per questo rotte come vuole la filastrocca. Rappresenta il vecchio anno che si appresta a lasciare il posto a quello nuovo, e per questo viene bruciata.
Una vecchietta sulla strada di Betlemme
Una leggenda vuole che i Re Magi nel loro viaggio verso Betlemme incontrassero una vecchietta a cui chiesero informazioni . La invitarono a seguirla nel viaggio ma lei si schernì non ritenendosi all’altezza e rifiutò. Appena i Magi se ne andarono lei si pentì di quel rifiuto, preparò dei dolci e si mise in viaggio. Cercò i Magi bussando ad ogni porta, lasciando i suoi dolci ai bambini, sperando che tra loro ci fosse Gesù. Da allora continua il suo viaggio di ricerca.

Non è una strega
La Befana con la complicità dell’iconografia dedicata ad Halloween, viene spesso rappresentata come una strega. In realtà la Befana è scontrosa ma buona. Non porta un cappello floscio a punta, ma solo un fazzolettone che le protegge la testa. S’infagotta con una sciarpa e una gonna rattoppata, e non si separa mai dalla sua scopa di saggina. A proposito, la Befana vola con la scopa in avanti, seduta sulla saggina e non sul manico, come viene sempre rappresentata. Epifania arriva la festa della Befana.


