Partendo da Trento si raggiunge, in pochi minuti, Cantina Toblino, luogo ricco di possibilità fra cui la ristorazione, gli acquisti e la visita. Guidando lentamente, percorrendo le anse dei laghi della omonima Valle, passando davanti a Masi e Castelli, si arriva luoghi incantati degni delle più avvincenti emozioni! Dopo tanta bellezza è un must fare una sosta all’Hosteria, abilmente reinterpretata da Franco Zanella, sommelier di alto profilo e cuore pulsante della proposta. Grazie al suo attento lavoro sono stati rivisitati i piatti della tradizione per la creazione di inediti menu, partendo dai prodotti tradizionale della valle, fino ad arrivare all’interpretazione gourmet degli aperitivi di successo del giovedì sera.
Da tempo i creativi dell’Hosteria stanno lavorando al Natale 2017: i temi saranno la nuova interpretazione dei classici Canederli ai Porri con fonduta di Vezzena e chips di guanciale, per chi ama la pasta, consigliamo i famosi Tagliolini al Ginepro con manzo marinato.
Da non dimenticare i vini fra cui emerge forte l’intensità di eLimarò, un rosso ricavato dalle uve di Rebo, leggermente appassite come vuole la tradizione, qui della zona del Vino Santo Trentino. Perfetto con i bolliti misti della Hosteria, versione inedita di un piatto conosciuto e tradizionale, quello delle domeniche invernali in famiglia.
Per i più appassionati ecco i Bocconcini di Capriolo con polenta e cavolo cappuccio e, per gli estimatori, la serata dedicata alla Patata di Montagna: fare cultura significa anche valorizzare le peculiarità dei prodotti usuali per cui ecco, tre tipologia di patate, cucinate a vista, affinché i clienti possano dare valore e gusto alla semplicità d’alta quota.
Infine un vino imperdibile: il Vino Santo Trentino, da solo, con Formaggi pregiati di Malga o con i classici dolcetti natalizi alle mandorle. Un tripudio per un vino che è da considerarsi come opera d’arte. Raccolte le uve Nosiola che nascono qui, e solo qui nel mondo, si trovano questi grappoli spargoli e delicati, posti sulle àrele con maestria centenaria, l’Ora che soffia nel freddo e asciutto inverno per maturare muffe benefiche. Alla Domenica delle Palme si avvia la spremitura – finalmente! – dirà qualcuno, ma dalla spremitura al nettare divino devono passare almeno 11 anni di invecchiamento nelle piccole botti, una cura maniacale e periodica che può durare oltre 20, 25, anche 35 anni.
Tutto questo per rendere uniche le nostre feste, sotto la maestria di Franco Zanella, la vera anima dell’Hosteria e prezioso suggeritore pronto ad accogliervi con un sorriso e tutta la sua esperienza.
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