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Un pranzo etico con Papa Francesco

Papa Francesco

Per un Natale contro gli sprechi

Avevamo lasciato Papa Francesco a Trento il Natale scorso, in una  visita in incognito fra realtà e immaginazione ai Mercatini di Natale. Che sogno! Lì, con il freddo e l’aria che tirava, incontrare il Papa. In mezzo alla gente, proprio come piace a Lui.Per vedere da vicino quel pellegrinaggio di migliaia di fedeli fra luci e casette, bancarelle e vin brulè, addobbi e regali.

L’incontro eccezionale ci fece pensare, non senza ironia, a come coniugare la fede natalizia con il consumismo, che caratterizza le nostre feste. Molti si allontanano dal Credo ortodosso, dalle liturgie tradizionali e dalle certezze dei dogmi: sarà una Chiesa di strada a far tornare la fede? Non sarà semplice nella sbornia social media contemporanea. Difficile rispondere a questo interrogativo, ma un anno dopo quel sogno una cosa è certa; la sobrietà passa per la tavola.

Papa Francesco a pranzo
credit www.vatican.news.va

In vari modi, dal come, al cosa, al quanto si mangia. È lo stesso Pontefice ad averlo affermato nel 2018. Innanzitutto cogliendo l’importanza implicita del mangiare assieme. A novembre Papa Francesco ha esortato i cristiani a slegarsi dai vizi dell’uso della televisione e dello smartphone. “Una famiglia in cui a tavola non si parla ma si guarda la televisione o lo smartphone è una famiglia poco famiglia”, queste le sue parole.

Ma durante il 2018 il messaggio del capo della Chiesa non si è limitato allo stare a tavola: altrettanto importante è l’attenzione a quanto si consuma.  Bergoglio ha invitato nella cucina del Vaticano Regina Tchelly. La cuoca brasiliana è la fondatrice del progetto Favela Organica, che grazie al recupero degli avanzi alimentari garantisce pasti nei quartieri più poveri di Rio de Janeiro. In Vaticano Regina ha tenuto il primo corso della storia contro gli sprechi alimentari. “ Il cibo che buttiamo via è come se lo avessimo rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame”, ha detto Bergolio.

Regina Tchelly

Proprio nella Giornata mondiale dei poveri Papa Francesco ha ideato l’ultima iniziativa, stupendo ancora. Il 18 novembre, ha invitato a un pranzo allestito nell’aula Paolo VI, 3000 indigenti, sollecitando ristoranti e chiese del mondo a fare altrettanto. “A tavola con Papa Francesco”, oggi lo si può proprio dire, anche solo citando il libro scritto da Roberto Alborghetti, che indaga sul “Cibo nella vita di Jorge Mario Bergoglio”.

L’etica va nel piatto, come proponiamo su Mercati NataleForte Malia  raccontando di prodotti e marchi di qualità. Ricordiamo anche lo slogan usato in questi giorni alla diciottesima edizione di OliOliva: “Etica, cultura e identità”. Ai saluti di qualche politico, la rassegna ha preferito quelli del vescovo di Sanremo – Ventimiglia, monsignor Antonio Suetta, che ha parlato del valore della relazione e della dipendenza del cibo dalla terra.

Papa Bergoglio_pranzo
credits Repubblica.it

I tempi stanno cambiando? Certamente, a pochi giorni dall’avvio delle festività, anche la Chiesa è una voce che parla di alimentazione. Numeri alla mano, l’enogastronomia cresce nei desideri e nei regali natalizi. Guardare con consapevolezza a ciò che mettiamo nel nostro piatto e in quello dei nostri cari diventa un’azione etica. Sempre più importante, verso un ideale di sostenibilità. Per tutti, laici o credenti.

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L'avevamo lasciato a Trento il Natale scorso, in una  visita in incognito fra realtà e immaginazione ai Mercatini di Natale. Che sogno! Lì, con il freddo e l'aria che tirava, il Papa. In 1 mezzo alla gente, come piace a Lui, per vedere da vicino quel pellegrinaggio di migliaia di fedeli fra luci e casette, bancarelle e vin brulè, addobbi e regali.
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